mercoledì 30 aprile 2025
martedì 29 aprile 2025
IO HO UN'OPINIONE, l'ho su molte cose ma non faccio opinione! Non pretendo di farla, me la studio, la vivo e la analizzo. Non la vendo ma la difendo aprioristicamente se essa viene attaccata gratuitamente, l'ideologia di altri non può valere più della mia per partito preso. Avere una opinione, scriverla in rete significa nella gran parte dei casi suicidarsi per contatti e audience
lunedì 28 aprile 2025
Non c’è cosa più fisiologica per i finti storici che plasmare a proprio uso e consumo alcune storie, sfrondarle da certi particolari e rimetterle in circolazione come dimostrazione inoppugnabile della etica superiore da cui hanno tratto origine. Se in aggiunta a questo gli eventi possiedono quel tanto di drammaticità e crudeltà da farli apparire ripugnanti il gioco è fatto.
domenica 27 aprile 2025
Il web ribadisce la stessa uniformità di atteggiamenti culturali e mentali dei media ufficiali e il medesimo ostracismo per coloro che sono fuori da QUEL CORO in specie. C’è un silenzio (inconsapevole?) che aleggia sul ronzio diffuso di questa gran macchina che si è messa in moto da una ventina d’anni; internet docet, il nuovo libro sacro figlio della gran madre comunicazione imperversa sui nostri sensi.
venerdì 25 aprile 2025
Il ventennio ebbe colpe gravissime, qualsiasi dittatura le ha! Le leggi razziale del 38 ne rappresentano l’acme a mio parere, più dell’entrata in guerra.
La gente che col fascismo prima convisse forzatamente e poi entusiasticamente non fu solo “gente comune”: poeti, filosofi, letterati, gente di spettacolo, artisti in genere (come oggi del resto, i guru dei media si accodano sempre nella tendenza che li nutre). Negare ciò non è corretto, come spiegare altrimenti l’Italia tra il 1928 e il 1940?
Il fascismo ebbe l’avallo del popolo italiano e di questo semmai dovremmo discutere, di questo dovremmo analizzare le radici e le assicuro che tutti noi come popolo e Nazione non faremmo una grande figura. La resistenza partigiana riguardò di fatto solo mezza Italia; nel sud si instaurò fino al referendum un Regno del sud da barzelletta, mentre a Torino Cuneo Genova Milano Bologna si sparava e si moriva a Palermo Bari Catania si ballava il rock n roll e si davano calze di nylon e cioccolata alle segnorine. Mia madre e mio padre vi garantisco sono fonti sicure.
L’esito del Referendum se lo si va a riguardare è inequivocabile: due italie, una votò in massa Repubblica, l’altra Monarchia. Perchè negarlo? A che serve?
La vita. già la vita…essa fu persa da tutti.
Dai Repubblichini convinti
Dai militari italiani che non vollero ripudiare il loro giuramento a Cefalonia
Dai partigiani del fratello di Pasolini
Dai partigiani bianchi
Da ragazzi che non avevano una precisa ideologia politica ma volevano solo vivere
Da donne e ragazze più o meno fasciste che furono uccise e stuprate secondo il vecchio sistema maschile che attraversa trasversalmente ogni ideologia umana
Da commercianti, funzionari comuni, agricoltori.
Da sacerdoti
Da Gerarchi fascisti vecchi e nuovi
Da attori e attrici
Da amanti e gigolò
Da una marea di gente composita che si trovò nella tempesta e non riuscì a nuotare.
DAI PARTIGIANI ROSSI DELLE BRIGATE GARIBALDI.
Io in questo post parlo di una cosa diversa, parlo di una GUERRA CIVILE, in essa vince chi spara meglio non chi ha le idee migliori. In essa la storia viene manipolata ad uso e consumo dei vincitori. Non si può costruire nulla sul sangue e la violenza.
Dico questo perchè io i compagni degli anni 60-70 li ho conosciuti bene e credetemi di rispetto, democrazia, alternanza e analisi non avevano nessuna cognizione, però imponevano la loro idea comunque.
La scelta può essere giusta o sbagliata a seconda del contesto storico, della propria ideologia, anche della propria comodità sociale. Sono molteplici i condizionamenti di una scelta e su questo credo siamo in totale disaccordo. Tra un assassino partigiano ed uno repubblichino io non faccio differenza. Tra una dittatura e l’altra io non faccio differenza è lì il nocciolo del discorso degli anni tra il 44 e il 46. Questa differenza sostanziale è la base di una storiografia di comodo su cui è stata costruita una Repubblica che, avendo basi fragili e talvolta menzognere, non poteva sortire altri effetti se non quelli che oggi abbiamo davanti.
giovedì 24 aprile 2025
All’età di 18 anni non avevo alcun dubbio: era il Capitale di Marx la vera strada e la vera novità in campo economico e sociale. Tra i due estremi liberalismo e marxismo avevo chiaramente scelto il secondo; a quell’età non ci sono mai mezze misure e anche ora è lo stesso. Tutto il territorio intermedio era territorio di conquista, inutile e vuoto, un terreno vastissimo e deserto da mettere a frutto con un’opera ferma di convincimento e, se necessario, di un buon numero di bastonate.
Semplice, lineare, doloroso sempre. Ma noi eravamo eroi, vittime che si ribellavano a tutto e a tutti: non c’era tempo per analisi approfondite (soprattutto se potevano evidenziare qualche pecca o crepa nei nostri convincimenti). Quindi erano i soldi, l’economia a far girare il mondo, l’uomo era mosso esclusivamente dal denaro anche quando era convinto di possedere altri stimoli. Il vecchio professore di italiano e storia tentava di raccontarci di re e dinastie, guerre e confini superati o interrotti: io al massimo ma in segreto potevo pensare a qualche figura femminile alla Elena di Troia per intenderci. In realtà la mia generazione era certa che si trattasse solo di palesi menzogne: si combatteva e si moriva per denaro o per le sue fonti. Anche gli ideali più alti e ampi si reggevano su quel presupposto, se volevi cambiare il mondo, se volevi liberare l’uomo dovevi agire sulle leve economiche delle società.
mercoledì 23 aprile 2025
Voglio che il frutto dell’intelletto umano che ha prosperato e si è diffuso su questo mondo continui ad illuminarlo e non accetterò mai per convenienza politica o ideologica il mercimonio e la sudditanza nei confronti di altre culture. Io rispetto non per patito preso ma per analisi e riflessione. La convenienza non ha mai fatto per me sui blog e fuori.
lunedì 21 aprile 2025
Però in certe mattine silenziose e assenti come questa, quando apro il mio blog mi sento pulito; non devo dire a nessuno da dove vengo e dove mi dirigo. Quello che ho scritto mi sta davanti ed io lo guardo con grande serenità.
Svaniscono le discussioni, le incomprensioni, gli asti, resto io solo e pulito, senza alcuna altra specificazione. Enzo, così com’è…
domenica 20 aprile 2025
Io l’ho solo presagito ieri sul far della sera, un breve momento di attesa poi è iniziato. Ma tu non puoi sapere che lo scirocco è un confine nella nostra vita, un paletto da cui ripartire alla ricerca di una nuova frescura.
Eri bellissima davanti al mare che ci vide diversi. Immobile il tuo corpo, l’abito unica parte viva su di te. Il vento caldo come sciroppo denso ci avvolgeva ed io sognai un’estate lontanissima e sospesa come questa quando ogni cosa doveva cominciare. Ma tu non sai, hai voluto dimenticare, io non potevo fissato dal vento in un sogno inutile ma necessario. Troppo poco per difendersi dallo scirocco che avvolse le nostre vite.
Tu sei altrove adesso, se una finestra dondola o sbatte la chiudi per non ricordare quella costa, il mare e il nostro silenzio.
venerdì 18 aprile 2025
Una donna occidentale non può in alcun modo favorire il diffondersi della cultura islamica sulla sua terra, è una cosa folle e senza senso che contraddice alla dignità sia personale che di genere. Una donna occidentale può benissimo criticare aspramente i libri della Fallaci ma non può seguire il sentiero che la conduce al suo annullamento come essere umano per ridurla solo a oggetto di piacere riproduttivo.
giovedì 17 aprile 2025
Io NON amo la cultura occidentale che mi ha generato con i paraocchi e so bene quanti roghi si sono accesi nel vecchio continente dal medioevo in poi: io non voglio ritornare a quella stagione dell’umanità, voglio leggere tutto e di tutto, voglio continuare ad ascoltare la musica del vecchio e del nuovo continente, voglio ammirare senza vergogna i maestri del rinascimento italiano, commuovermi davanti ad un Tiziano o un Raffaello o un Caravaggio o davanti ad un cupola del Bernini.
domenica 13 aprile 2025
Anni fa trovai una prospettiva nuova e da questa finestra molte azioni, sia le umane in senso stretto che quelle più propriamente culturali, emergendo dalla nebbia confusa delle contraddizioni sociali e storiche, mi apparivano nette, decifrabili, francamente ineccepibili. Mi resi conto dopo che la nebbia intesa come indecisione e confusione permeava ogni aspetto della mia prospettiva, che ero io a voler vedere i contorni della vita in modo edulcorato e quindi falso. Ero io a sceglierne i connotati, io a controllarne l’evoluzione spostandomi impercettibilmente ogni volta che la luce radente e cattiva del sole ne metteva in mostra aspetti scomodi e incongruenti con la mia idea-visione dell’esistenza.
venerdì 11 aprile 2025
Intimorisce i contorni del ricordo
Contesta il silenzio che solo potrebbe
conservarci.
Ma a volte l’assoluto ha un peso
scrissi.
E tu eri già lì
da sempre assieme all’inspiegabile
malinconia cui il vivere così
ci condanna.
Sull’orlo di un diverso destino
era il segno di uno sguardo
che adesso qui si assiepa assieme
alle parole indistinte.
Cercarti non giova.
Sorprendermi restituisce il giusto peso
alle stelle e ai pensieri ogni giorno più
distanti.
giovedì 10 aprile 2025
Dopo aver scritto penso sempre che a queste righe non ne potranno seguire altre, che queste righe siano totali e intoccabili, sintesi perfetta della fine e del nuovo inizio: una clessidra e noi polvere là dentro. Questo mi uccide, questo è appunto l’ombra del silenzio per il quale non c’è descrizione possibile.
mercoledì 9 aprile 2025
Al di qua di questo blog c’è una stanza abbastanza grande che vive in un’apparente quieta penombra. I mobili hanno tutto il sapore e il colore che solo un certo tempo può regalare loro, gli oggetti posati su di essi raccontano la mia vita: spesso sono un racconto anche per me che credo di conoscerli bene.
martedì 8 aprile 2025
Non considero L’Italia una Nazione e gli italiani un vero popolo, non lo sono mai stati e questa unità tanto strombazzata è meno che virtuale. È solo un falso storico gigantesco, una agiografia inventata di sana pianta per fare da vassallo a una storia italiana che pochi conoscono e che fa comodo tener celato.
lunedì 7 aprile 2025
Ho un istinto maledetto e analitico che mi porta via e mi disperde in mille rivoli mentali e in mille attenzioni ineludibili: sembrano tutte fondamentali quasi che tralasciarle significhi, ipso facto, perderle per sempre. Non è così che va il mondo, a volte ritornano più vere e definite di prima, altre scompaiono nell’acqua indistinta dove non è possibile dare loro adeguata sepoltura.
sabato 5 aprile 2025
senza spessore né suono pure il mondo dintorno non è fermo
ma scorrente parete dipinta, ingannevole gioco,
equivoco d’ombre e barbagli, di forme che chiamano e negano un senso
– simile all’interno schermo, al turbinio che ci prende se gli occhi chiudiamo,
perenne vorticare in frantumi veloci, riflessi, barlumi di vita o di sogno –
e noi trascorriamo inerti spoglie d’attimo in attimo,
di flutto in flutto senza che ci fermi il giorno che sale o la luce che squadra le cose".
Lucio Piccolo, da Gioco a nascondere
mercoledì 2 aprile 2025
Non ho mai capito la logica che presiede alla pletora di articoli e dichiarazioni che hanno riempito i media e il web di discorsi accomodanti verso l'Islam e, di conseguenza, verso il suo irrompere sempre più cospicuo dentro i confini europei. Un atteggiamento senza senso, senza conoscenza e senza cultura nè storica nè sociale. Un continente che naviga ( navigava meglio) verso la laicità e la liberazione femminile che improvvisamente impazzisce e, per bocca dei suoi intellettuali più affermati, si consegna alla sua morte definitiva, ad un medioevo crudele e imbarazzante.
La componente femminile degli occidentali ha le maggiori responsabilità, un giorno non sarà sufficiente dichiarare - Avevo valutato male!- Coperte dal burqa o nascoste dal velo le parole arriveranno già spente. Il Vaticano infine, dimostrando una pochezza spirituale e culturale infima, si è allineato con questa tendenza al ribasso continuo. Dobbiamo meravigliarcene?
La Chiesa cattolica entra da sempre a gamba tesa nelle questioni civili italiane, anche quando l'Italia era solo "un'espressione geografica" (Metternich). Posto che adesso sia qualcosa di diverso e che non si veda l'enorme passo indietro fatto negli ultimi 20 anni sulla strada dell'unificazione seria e della civiltà condivisa, le recentissime uscite dei pezzi grossi vaticani non devono sorprendere. Un altro fallaccio ma stavolta da espulsione! Bergoglio dovrebbe innanzitutto cambiare postura e camminare ritto, dovrebbe pensare da buon pastore alle sue pecore e ai fedeli cristiani che soffrono e vengono massacrati in varie parti del mondo.
Potrebbe riflettere in modo meno supino ai rapporti con l'Islam e pretendere rispetto vero e non peloso per un'eventuale salvaguardia quando la mezzaluna sventolerà sulla penisola. Bergoglio è un populista da due lire, gli piace fare il piacione, essere ossequiato dai suoi avversari, adulato da chi fino a un momento prima ne diceva peste e corna; forse vuole vedere sparire dai blogroll di molti siti la frase " Io aborrisco il Papa!" Quale prezzo è disposto, Santità, a pagare e a far pagare alla fede che lei professa? Quale futuro sta contribuendo a costruire per la civiltà occidentale? Cosa vuole fare di Roma, non le basta lo scempio cui è già sottoposta? Personalmente ho già dato e ne scrivo, spero che siano molti gli uomini che sappiano vedere il diavolo dietro i suoi scarponi da viandante distratto. Amen.
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